La vera carenza è quella del nostro sistema educativo che produce ignoranza, mancanza di senso critico, incapacità di informarsi, incapacità di formare una propria opinione, incapacità di distinguere il vero dal falso, complottismi e superstizioni.
Essere incapaci di leggere e valutare dati oggettivi porta a dubitare di tutto e induce a ripetere ciclicamente gli errori del passato.
Negli ultimi secoli abbiamo fatto grandi conquiste per migliorare la nostra condizione, per sconfiggere sofferenze e malattie, per migliorare attraverso la tecnologia e l’intelligenza la nostra condizione animale ma in fondo è stata una conquista operata da parte di pochi a favore di tutti.
I nomi attaccati alle grandi conquiste scientifiche e tecnologiche sono una manciata, tutti gli altri ne hanno beneficiato, la maggior parte però non si rende conto dell’immenso valore e della precarietà di tutto ciò.
Niente è scontato. Se gli strumenti intellettuali per interpretare il mondo e per apprezzare le conquiste fatte restano appannaggio di pochi, se il sistema educativo non riesce a portare questi strumenti a tutti, la nostra ignoranza diventa un fardello sempre più pesante che ci porta indietro nel tempo.
Incapaci di apprezzare quello che abbiamo, facciamo scelte dettate dall’emotività , dalla paura, dalla stupidità congenita che ci illudiamo di aver superato.
Usiamo la potente tecnologia che possediamo e che diamo per scontata, ma che in fondo non comprendiamo, come amplificatore della nostra ignoranza.
La sfida del nostro tempo è questa. Riusciremo a non usare questi strumenti contro noi stessi e soprattutto contro i nostri figli?