Il mio lavoro è la sicurezza della posta elettronica, ovvero il principale canale di ingresso delle minacce informatiche.
La pandemia ha modificato in modo spesso pesante le nostre abitudini comunicative e lavorative dando un maggiore peso alle relazioni mediate dall’informatica e questo ha avuto un impatto sull’evoluzione delle minacce veicolate attraverso la posta elettronica.
Se abbiniamo a questi cambiamenti radicali nelle modalità di interagire le forti componenti emotive associate all’evento pandemico: ansia, paura, sete di informazioni, otteniamo una condizione di vulnerabilità che chi vive di attacchi informatici non ha esitato a sfruttare.
E’ stato un anno interessante se osservato dal punto di vista della posta elettronica, in particolare per quella che è la componente umana degli attacchi via email.
In questo articolo su cybersecurity360 ho descritto quello che abbiamo rilevato nel corso dell’ultimo anno sul fronte della email security, con tanto di esempi di campagne malevole. E’ interessante rilevare come gli attaccanti abbiano seguito e sfruttato le varie fasi della pandemia per approfittare degli argomenti più efficaci in ogni momento.
L’articolo riprende i contenuti del mio contributo al rapporto annuale CLUSIT del 2021 sulla sicurezza informatica in Italia.