CIVLÂ ha fatto una proposta per una nuova classe EN per mezzi da competizione.
In due parole la proposta prevede un limite di 7 sull’allungamento (inferiore ad alcuni D in commercio), un limite di velocità a 65Km/h, un test in volo eseguito con imbrago integrale ma con il pilota che può reagire dopo 1 secondo.
Il WG6 (il working group del CEN che si occupa delle certificazioni per parapendio) non si è ancora pronunciato.
Sentendo questa proposta il sommo poeta si è risvegliato e, su tutte le furie, ha esclamato:
Tutti in cerca della soluzione
ad un problema semplice (così pare):
al competition dar la certificazione.
La velocità è giusto limitare,
‘che tra competitor belligeranti
che fretta ci sarà mai, ti pare?
Così i nostri campioni gareggianti
i loro pari potranno affrontare
volando più lenti de’ dilettanti.
L’allungamento dobbiam anche moderare
anche se poi qualche guerriero
il suo D troppo lungo dovrà cambiare.
Questo ci pone più di un pensiero
perché un mezzo meno campanato
può essere rischioso per davvero.
Ma misurar l’allungamento proiettato
è operazion difficile davvero,
meglio lasciar le cose al fato.
Perché poi il test sia veritiero
l’imbrago integral va adoperato
e questo è difficile davvero.
Qualunque D in quel modo testato
con le manovre di certificazione
verrebbe certamente bocciato.
Ma questa nuova classificazione
di mezzi adatti ai competitori
produrrà forse una generazione
di mezzi con limiti maggiori
di quelli attualmente usati
dai nostri piloti migliori?
No, perché ci siam dimenticati
della più grande rivoluzione
da quando i test abbiamo inventati:
non più passiva sarà la sua azione,
finalmente il pilota potrà agire
per recuperar la situazione.
Dopo un secondo potrà intervenire
e competentemente constatare
con scientifico modo di agire
che il twist è fatto: ora si può lanciare.
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