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La bomboletta

La bomboletta di aria compressa è finita. Accidenti proprio ora che ho il computer tutto aperto qui davanti. Questi all-in-one sono un incubo da smontare, impossibile farlo senza il service manual. Almeno senza romperli. Adesso cosa faccio? Non posso richiuderlo senza togliere la polvere che tappa il condotto di raffreddamento.… Leggi tutto »La bomboletta

La proposta CIVL per EN-CC

CIVL ha fatto una proposta per una nuova classe EN per mezzi da competizione. In due parole la proposta prevede un limite di 7 sull’allungamento (inferiore ad alcuni D in commercio), un limite di velocità  a 65Km/h, un test in volo eseguito con imbrago integrale ma con il pilota che può… Leggi tutto »La proposta CIVL per EN-CC

“L’Aero Club d’Italia, ente pubblico con sede in Roma, costituito con legge 29 maggio 1954, n. 340, è sciolto.”

E se io dicessi che l’Aero Club d’Italia ha esaurito la propria funzione storica, che l’esigenza di una regolamentazione delle attività  sportive può ben essere svolta da una federazione sportiva federata al CONI senza che questa debba essere strutturata con le forme di un ente pubblico, che oggi l’AeCI non consente neppure un’efficace organizzazione delle attività  sportive, che proprio i settori in più forte sviluppo come ultraleggeri deltaplani e parapendii sono ostacolati di fatto dall’AeCI, che l’ente spende per il proprio mantenimento e per le spese di personale tutto il contributo conferito dal Ministero dei Trasporti e buona parte (per non dire la quasi totalità ) del contributo dato dal CONI per il finanziamento dell’attività  sportiva, che quindi bisogna procedere allo scoglimento dell’ente?

Se io dicessi queste cose probabilmente non verrei visto di buon occhio da chi oggi gestisce AeCI. Queste però sono esattamente le parole che Leoni ha scritto nel 1995 in una proposta di legge per lo scioglimento dell’AeCI. Parliamo di Giuseppe Leoni, l’ex Commissario, ex Presidente e attualmente nuovamente Commissario di AeCI che dal 2002 ad oggi governa l’ente e che ha presentato uno statuto che elimina le federazioni sportive.

Ecco qui il testo integrale della proposta di legge di scioglimento dell’AeCI a firma di Giuseppe Leoni

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Ci si può fidare di wolfram alpha?

Mi è venuta voglia di togliermi una curiosità  e cioè di verificare quanto stanno aumentando le spese militari dei vari paesi in questo periodo di crisi economica. Ho deciso di chiederlo a wolfram alpha. Ho fatto tre distinte interrogazioni: military expenditures italy, military expenditures us, military expenditures all countries Ho dato un’occhiata ai… Leggi tutto »Ci si può fidare di wolfram alpha?

Avvicinarsi in sicurezza al volo di distanza in parapendio

Il volo di distanza può offrire sensazioni ed emozioni estremamente gratificanti per il pilota di volo libero, consente di mettere in gioco le proprie capacità  a tutto campo, di visitare aree remote e godere di paesaggi nuovi e spesso particolarmente coinvolgenti. E’ una sfida affascinante da molti considerata la vera essenza del volo libero.

Questo articolo raccoglie una serie di consigli per consentirti di effettuare i primi passi di questo percorso in sicurezza e con soddisfazione.

Stenella vola in Valcava - Rodolfo Saccani

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“Un morto ogni tre giorni” ovvero come costruire dal nulla una notizia allarmistica

Il quotidiano “La Stampa” ieri ha pubblicato un pessimo articolo sul mondo del volo dal titolo “Un morto ogni tre giorni. La passione fatale per il volo”.

L’articolo fa una gran confusione tra volo libero (parapendio e deltaplano), ultraleggeri a motore e volo a vela (alianti) nel tentativo di dimostrare che il volo in generale è una disciplina estremamente pericolosa e che c’è una preoccupante escalation di incidenti fatali. “Un morto ogni tre giorni” è il messaggio forte che passa da questo articolo quando in realtà  la media degli incidenti fatali è infinitamente più bassa.
Questa statistica sparata nel titolo si riferisce in realtà  al fatto che in quindici giorni ci sono stati cinque decessi tra tutte le discipline del volo (di cui uno nel volo libero). Suggerisco all’autore una statistica ancora più d’effetto: “due morti al minuto” calcolata sul minuto in cui è avvenuto un qualunque incidente su mezzo biposto che abbia causato il decesso dei due occupanti.
L’articolo tira dentro un po’ di tutto per dimostrare la pericolosità  del volo. Anche gli incontri tra esponenti del volo libero e SUEM che da anni rappresentano il frutto di una positiva collaborazione allo scopo di ridurre gli interventi di soccorso, migliorarne l’efficienza e migliorare la prevenzione, nell’articolo diventano la dimostrazione di una emergenza in atto.

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Giornata impegnativa

Ieri sia io che Barbara siamo tornati in volo dopo mesi di inattività  ma non è questo l’unico evento funesto della giornata.
Io, Flavio e Bernardo ci troviamo per la navetta delle 13.30, Lorenzo è in ritardo e ci raggiungerà  (fortunello) in decollo con la moto.
Dopo pochi minuti dalla partenza il prode Emilio si accorge che la navetta ha una ruota a terra. Le imprecazioni in un idioma a me ancora incomprensibile sono il preludio ad una copiosa sudata. Sporchi, grondanti di sudore e temprati dall’asfalto rovente, ci rimettiamo in moto.
Poco dopo il bivio per Colli di Sogno ci imbattiamo in un camper largo quanto la carreggiata che ci viene incontro.

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