Un articolo del numero di novembre-dicembre di Cross Country Magazine riporta una storia interessante: il 29 maggio 2008 un violento terremoto (Richter 6,1) ha colpito una località a circa 50km da Reykjavik, Islanda.
Due piloti in quel momento stavano volando in parapendio proprio sopra all’epicentro del terremoto, a circa 500 metri agl (sul terreno). Uno dei piloti, di nome Hans e cognome molto islandese, con circa dieci anni di esperienza di volo racconta: “Inizialmente ho sentito la vela vibrare, era qualcosa di nuovo per me, una sensazione mai provata in volo. […] Poi ho sentito il rumore. Come un tuono che proveniva dal terreno. Ho guardato giù e ho visto l’intera montagna muoversi e scivolare in avanti. Ho visto massi della dimensione di una casa che rotolavano giù”.
Hans ha preso la macchina fotografica e ha scattato questa foto:
Il terremoto è durato circa venti secondi. Il racconto di Hans prosegue: “L’aria è cambiata quasi istantaneamente. Un’ enorme massa di aria calda si è staccata nel momento in cui il terreno è stato scosso. L’abbiamo sentita qualche minuto dopo il terremoto, poi la brezza di mare è entrata molto più potente del normale e ho avuto seri problemi a penetrare. Sono atterrato indietreggiando.”
La traccia del volo di Hans è disponibile qui.
Un geologo intervistato da Cross Country Magazine dice che la frizione generata dal terremoto sviluppa calore che può spiegare il rilascio di aria calda che Hans ha sentito e che ha intensificato l’entrata della brezza di mare. C’è anche da dire che il sottosuolo islandese è ricco di acqua calda che, come illustra il filmato che segue, è stata portata in superficie dal terremoto.
Segue un video che mostra gli effetti di questo terremoto.
Veramente interessante!!
Bravo bell’articolo.
Ciao
Roberto