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Volontariato

Tanti anni fa facevo volontariato per Amnesty International. Un giorno a settimana andavo in sede e facevo cose pratiche tipo ciclostilare, fotocopiare, archiviare. Insomma davo una mano.
Mentre il ciclostile andava mi leggevo i rapporti. Succedevano cose bruttissime in giro per il mondo e succedono ancora.

Al tempo per avere quelle informazioni dovevi fisicamente prendere in mano il librone e sfogliarlo, leggendo e immergendoti in quelle storie l’empatia per tutte quelle sofferenze era spontanea. Oggi queste informazioni sono online, a portata di mano, ma si perdono nel flusso continuo di informazioni più o meno importanti, più o meno accurate, più o meno addomesticate.

L’ho fatto per un anno, tutte le settimane andavo lì. Avrei voluto fare lì anche il servizio civile ma sono finito all’ente nazionale sordomuti.

Qui invece facevo soprattutto pratiche di invalidità  e per gli ausili alla comunicazione. C’era un coso con una tastiera, un piccolo display e un alloggiamento per la cornetta del telefono, un accoppiatore acustico per trasmettere e ricevere testo con un normale telefono. Costava uno sproposito ma si poteva avere gratuitamente con una certa quantità  di burocrazia. Quando hanno cambiato la forma delle cornette dei telefoni nelle cabine telefoniche è stato un mezzo disastro.

Ad un certo punto abbiamo anche fatto un censimento, incontravamo le persone (tantissime) e gli facevamo una serie di domande. I più anziani parlavano dialetti incomprensibili (per me) del linguaggio dei segni e mi prendevano in giro perché non capivo.

Avevamo anche un centro ricreativo ma ha dovuto chiudere per schiamazzi. I sordi percepiscono la musica per via ossea, quindi volume alto e tanti bassi. Il resto del condominio non apprezzava.

Tutto questo mi è venuto in mente dopo aver letto su Medium un articolo (riservato agli iscritti però) il cui autore tempo fa ha scritto un libro sull’importanza e il dovere morale di fare qualcosa per migliorare questo mondo. Nell’articolo invece argomenta i motivi per non farlo, per non farsi trascinare da questo sforzo altruistico che sembra essere sempre una goccia nel mare, qualunque cosa tu faccia.

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